Sorrido ancora
quando penso a quei giorni,
sospesa tra cielo e terra
nell’inconfessabile emozione.
E mi mancavano le parole
e mi tremavano le mani
e nel buio ad occhi aperti
inventavo il tuo volto.
I tuoi occhi accesi
ardenti come braci
mi scrutavano dentro
per trovarvi la pace.
E le nostre voci,
impercettibile sussurro
di un complice abbandono,
eran quasi una preghiera.
loretta
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