domenica 4 ottobre 2015

Solitudine


Édouard Boubat - Place Saint-Sulpice à Paris, 1947



Solitudine


Mi divora la solitudine,
come animale affamato
davanti alla preda.
 
Silenzio, vuoto,
 compagni impietosi di giorni perduti,  
abbagliati dal sole, schizzati di pioggia. 
  Brulica la città intorno,  
non si ferma al cuore il palpito vitale
 che giunge dalle vie
...e si fa sorriso,  
energia,
gioia.  
Mi arrivano ovattati i suoni  
e amplificano l’urlo sgraziato  
che esce come mostro informe  
rotolando nel fango del non senso,  
se ce n’è mai stato uno.
lf

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