lunedì 14 novembre 2011

FINE



Mi perdo
in mille rivoli
che scorrono
su guance esangui
a raccoglierne il dolore.
Afferro
con deboli mani
quel che resta del sogno
mentre lo vedo sfilare
come un guanto dalle dita.
Soffoco
in  una risata d’occasione
l’intensa verità
di questo amore
che si dibatte
in un urlo muto
come un pesce fuor d’acqua.
lf

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