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sabato 18 maggio 2019

Emozione






Colsi nei tuoi occhi
gli umori del mondo
e mi specchiai in quelle scintille accese.
Scivolai su labbra increspate e molli
dolce indugiare  che sapeva d’infinito.
Nell’intimo abbraccio
di mani impazienti
ci spogliavamo l’anima
per suggere l’intensità
di un piacere non solo carnale.
Le  parole morivano sulle labbra.
Non c’era bisogno di spiegare
ciò che già sapevamo.

L'Altrove Atteso
@lorettafusco
tutti i diritti riservati

venerdì 17 maggio 2019

Plenilunio




Ascolta il candore
del plenilunio
quando l’animo
vorrebbe accostarsi al bello
e innalzarsi oltre la sfera pallida
per congiungersi al cielo.
Pensieri non puri
agitano la mente
a dar  sfogo
a  rancori
che covano nell’ombra
di un io insoluto.
La coscienza annulla
riserve di bellezza
sfarinandole come polvere
nella notte argentea.
Pensieri di morte,
ululati di antiche ferite
riemergono
da recessi annebbiati,
ossessioni incontenibili.
Non c’è traccia di ragionevolezza
in quegli occhi
pur umidi di pianto,
il corpo freme
in uno spasimo di lotta,
si dibatte nell’insensatezza,
come animale che si libera della muta.
È lontana l’alba,
non  c’è accesso ai ricordi,
sfumeranno nella notte infernale
lasciando il vuoto
di un candore perduto.


L'Altrove Atteso
@lorettafusco
tutti i diritti riservati

domenica 4 ottobre 2015

Aria d'autunno


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Èdouard Boubat - La petite fille aux feuilles mortes
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Aria d'autunno


Battono le ore
come respiro sul collo,
ad annunciare
ciò ch’è nell’aria.  
Foglie ingiallite mi piovono addosso,  
volteggiano mute nel cielo azzurro,  
incredule si poggiano su siepi amiche  
rosseggianti nell’abito nuovo.  
Anche la vigna,  
spolpata dai grappoli succosi
è un deserto silenzioso,  
solcato solo da rari uccelli  
che beccano acini avvizziti.  
Il cielo si colora ora  
di un rosa trasparente  
a mitigare tanta crudezza.  
Sento sbocciare nel cuore
petali vermigli,  
rifugio nascosto  
di un’eterna primavera.  
E mentre la sera cala  
sulle speranze accese  
da intimi pensieri,  
anche le foglie morte  
si riempiono di vita.
lf

Solitudine


Édouard Boubat - Place Saint-Sulpice à Paris, 1947



Solitudine


Mi divora la solitudine,
come animale affamato
davanti alla preda.
 
Silenzio, vuoto,
 compagni impietosi di giorni perduti,  
abbagliati dal sole, schizzati di pioggia. 
  Brulica la città intorno,  
non si ferma al cuore il palpito vitale
 che giunge dalle vie
...e si fa sorriso,  
energia,
gioia.  
Mi arrivano ovattati i suoni  
e amplificano l’urlo sgraziato  
che esce come mostro informe  
rotolando nel fango del non senso,  
se ce n’è mai stato uno.
lf

venerdì 7 novembre 2014

PAURA



Perchè quando meno te l’aspetti tutto finisce?
Perchè è più facile distruggere che aggiustare,
e perchè vuoi stare così male da fare schifo?
Perchè la luna è bella?
Perchè la luna è brutta?
Perché il pozzo é un abisso o  un contenitore di stelle?
Perchè le parole feriscono o ti illuminano,
perché lo  sguardo uccide o  ti accarezza.
Perché un  bacio si posa dolce sulle labbra
e può trasformarsi in sale,
perchè la notte è così lunga
quando il silenzio parla
e così corta
nella fusione di un abbraccio?
Perchè lo stomaco si torce
al pensiero del nulla
a riempire i vuoti che verranno?
Perchè il viso si stende, i muscoli si rilassano
nell’ingenuità di un pensiero nascosto?
Perché nonostante tutto
ci adattiamo ai non senso
e assecondiamo il mostro che cresce in noi,
consegnandoci all’infelicità,
in  una resa cosciente
che ci faccia sentire vittime
di un mondo prostituito, in fiamme,
quando in fiamme siamo solo noi
che non sappiamo separare
l’impossibile dal possibile,
volutamente monchi
per paura,
paura di vivere.
lf