Ascolta il candore
del plenilunio
quando l’animo
vorrebbe accostarsi al bello
e innalzarsi oltre la sfera pallida
per congiungersi al cielo.
Pensieri non puri
agitano la mente
a dar 
sfogo
a 
rancori
che covano nell’ombra 
di un io insoluto.
La coscienza annulla
riserve di bellezza
sfarinandole come polvere 
nella notte argentea.
Pensieri di morte,
ululati di antiche ferite
riemergono
da recessi annebbiati,
ossessioni incontenibili.
Non c’è traccia di ragionevolezza
in quegli occhi
pur umidi di pianto,
il corpo freme 
in uno spasimo di lotta,
si dibatte nell’insensatezza, 
come animale che si libera della muta.
È lontana l’alba,
non 
c’è accesso ai ricordi,
sfumeranno nella notte infernale 
lasciando il vuoto
di un candore perduto.
L'Altrove Atteso
@lorettafusco
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