grappoli di emozioni
il mio mondo interiore
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venerdì 31 agosto 2012
Paura
-->
Il flebile lumino
ombre sul muro
disegnava,
lungo la scala
rischiarata appena.
Lo scricchiolio delle assi
copriva
i
respiri affannosi
della nonna e il mio
lungo l’erta,
ma il mio…
non era per la fatica.
lf
sabato 4 agosto 2012
Rivelazioni
Tutto mi sembra estraneo
Ciò che mi appartiene e
c’è.
Vado a cercar lontano
segni di intimità,
hanno un linguaggio strano
che non riconosco più.
Spento l’antico ardore
Nel buio che tutto avvolge
annaspo alla ricerca
se c’è,
di una ragione.
Sono straripati i fiumi
che mai ho navigato,
gli argini hanno rotto
sommerso i miei afflati.
Stille di un nuovo giorno
s’insinuano nel buio
tentando di
schiarare
ciò che non è mai stato.
lf
lunedì 23 aprile 2012
DOMANDE
-->
Chi sono io
frantumata in mille
pensieri,
identità, paure?
Sono il dolce declivio
sul quale si posano
carezzevoli i miei occhi,
o il sentiero rozzo e aspro
che sto calpestando?
L’acqua chiara del ruscello
che nessuna impurità
può intorbidire
o quell’ombra fitta
che non lascia filtrare il sole?
E mentre cammino
con passo vigoroso sempre più in alto
vorrei essere soltanto quel cinguettio
che nell’armonia del volo
trova appagamento e gioia.
lf
sabato 4 febbraio 2012
MIRAMARE
Sei lì stagliato
in tutta la tua
turgida bellezza
come
donna protesa
trepidante
verso l’orizzonte.
Il sole acceso
scalda
i tuoi bianchi marmi
che rigurgitano
antichi echi
di fermenti di vita.
L’azzurro cobalto
del mare
ti avvolge tutto
quasi a proteggere
i tuoi segreti
che la forza
del vento maestoso
amplifica senza svelare.
lf
IL VENTO
Stanotte l’ho sentito urlare,
il vento.
Voleva entrare,
sibilava furioso
sbattendo con forza
gli scuri alle finestre.
L’ho lasciato fuori,
non mi sono lasciata intimorire
né impietosire
come quella volta che
cedetti fiduciosa
alle sue scuse,
per ricadere ancora
nelle sue raffiche di lusinghe.
lf
martedì 27 dicembre 2011
Prima del silenzio
E quando
il silenzio,
come un manto
coprirà
le nostre voci,
i nostri primitivi entusiasmi
spezzandoli sul nascere
di una inattesa primavera,
raccoglierò gli echi
inventerò una storia,
la plasmerò
secondo i nostri desideri.
Non ci saranno barriere
né rimorsi e ipocrisie
solo il nostro volo libero
prima di cadere.
lf
giovedì 8 dicembre 2011
Primavera
Vorrei essere radiosa
come la primavera
che arriva a grandi balze
ma il mio cuore non può.
Vorrei essere leggera
e librarmi nel cielo
della mia immaginazione
ma non ho ali.
Vorrei essere un fiore
schiudermi ancora alla vita,
inebriarmi di luce,
lavarmi di pioggia,
offrirmi alla sferza del vento.
E sentire
la carezza del mattino
asciugare il mio pianto.
lf
mercoledì 7 dicembre 2011
Dolore
Nel silenzio
del mio dolore
cerco risposte
alla tua vaghezza.
Eppure ci credevo,
eppure mi avevi
fatto entrare
nello scrigno dorato
dei tuoi pensieri,
eppure nelle tue parole...
il suono di mille violini.
Eppure…
lf
domenica 27 novembre 2011
Paura d'amare
Abbandona le tue paure per un attimo,
non ascoltare le voci della tua ragione
lasciati andare all’onda delle emozioni,
chiudi gli occhi e
immergiti nel dolce suo respiro,
inebriati del suo intensissimo profumo,
sussurrale con voce carezzevole e lieve
quello che vorresti e non puoi.
Afferra quel pensiero e cullalo,
non permettere a te stesso
che la fragilità del sogno
possa frantumare i tuoi desideri.
lf
lunedì 14 novembre 2011
FINE
Mi perdo
in mille rivoli
che scorrono
su guance esangui
a raccoglierne il dolore.
Afferro
con deboli mani
quel che resta del sogno
mentre lo vedo sfilare
come un guanto dalle dita.
Soffoco
in
una risata d’occasione
l’intensa verità
di questo amore
che si dibatte
in un urlo muto
come un pesce fuor d’acqua.
lf
venerdì 28 ottobre 2011
Mare
Davanti
al tuo infinito,
alla vastità
che l’occhio
non riesce a contenere,
a quell’orizzonte che
non è la fine
ma solo un altro inizio,
a quell’onda
che si avvicina
sussurra, solletica la mia mano
in una carezza trasparente,
ho provato un brivido
ed un nodo in gola.
Vorrei interrogarti
chiederti da dove vieni,
perché
ma tu non ti fermi
a farmi compagnia,
non mi sveli il tuo segreto.
Mi dici solo:
Ascolta! Guarda!
E nel rumore silenzioso delle onde,
nello stridio di un gabbiano innamorato,
nella brezza che scompiglia i miei capelli
un senso di gratitudine mi assale.
lf
Pioggia
Pioggia
forte,
improvvisa,
annunciata
da un cielo plumbeo
con la sua cappa
grondante d’acqua.
Dal mio riparo
osservo
lo spazio circostante,
mentre l’asfalto della strada
riarso per la calura
evapora
il suo ringraziamento.
I muri delle case
sferzati dallo scroscio
mettono a nudo
i segreti più nascosti,
gli alberi
protesi in avanti
si abbandonano
al benefico ristoro.
Il grigio
avvolge tutto
e mette fine
alla lunga attesa.
I miei pensieri
affidati
alla pioggia
ristoratrice
non trovano conforto,
mi avviluppano
in un groviglio,
come mille rivoli
d’acqua
nel tentativo
di scomporsi.
lf
Emozioni
In una notte
di inizio primavera
fui abbagliata
da una luce intensa.
Nascita e rinascita
mi aprii alla vita
illuminata
dopo lunga attesa
e fu amore
vero
unico
violento
tenero
possessivo
assoluto
fragile
E volevo sapere
volevo capire
volevo fermare
volevo…
Non resse
ai rigori dell’inverno
il gelo avvolse l’anima.
Ma oggi…
è di nuovo primavera!
mercoledì 19 ottobre 2011
La notte
Vieni o notte a cercarmi
avvolgimi nelle tue sete
ondeggianti
al vento delle tenebre,
allontana i fantasmi
che vorrebbero
impossessarsi di me
delle mie paure,
fragilità nascoste
nelle anse più segrete.
Libera i miei pensieri
agganciandoli a
grappoli di sogni
che volteggiano lievi
antichi, nuovi
e che il risveglio sia dolce
mentre ti allontani.
Autunno
Autunno
nel cuore
negli occhi
nei gesti
lenti,
svogliati,
inutili,
fiori appassiti
foglie morte
vaga sensazione di nulla
a sostanziare la vita.
Ottobre
Un tiepido sole d’ottobre
a scaldare l’anima,
infreddolita
dalla conta dei giorni,
in attesa
come un calpestar
di foglie secche
crepitanti
mentre si allontanano.
domenica 16 ottobre 2011
ATTESA
Nel mio sguardo
tutto e niente
il tutto che va oltre l’orizzonte
che nessuno spazio può occultare,
il niente nel mio corpo
stanco
sfiorito,
assente,
perso negli anni della
coscienza intorpidita,
nelle mille voglie altrui,
nel tempo andato
senza lasciare traccia
nel tanto fare
senza capire.
E mentre penso a ciò che resta
un fremito di attesa mi pervade.
venerdì 7 ottobre 2011
Grazia
Avanzo con passo incerto,
traballante un po’
per l’enorme peso
da sempre trascinato
come l’anima spezzata.
Passo accanto alle persone
occhi vuoti, assenti
nel rincorrere inutili sogni,
fantasmi del passato.
Papà, mamma, dove siete?
io non sono, non sono più,
c’è il mio ingombrante guscio,
il cappellino fucsia,
a coprire il crespo
di indomabili capelli,
il rossetto in tinta,
sbavato un po'
tanto più rosso
quanto più infelice il mio nuovo giorno
che si apre con una me stonata,
lucida quel tanto per capire
il baratro in cui sono sprofondata,
folle quel tanto per diradare
le devastanti voci
in tutta la loro
inconsapevole ferocia.
E intanto presento al mondo
il mio enorme corpo
il mio grande viso
gli occhi, a nascondere lacrime
ormai prosciugate.
E questo tic
costante, ossessivo, impietoso
a cancellare ogni residuo di dignità.
E così vado,
vado incontro al mondo
che non mi incontra
ma mi deride
per quelle calze smagliate
lungo gambe affaticate,
quelle scarpe dal cuoio incrudito
dalle troppe camminate,
quelle vesti sgargianti
casualmente abbinate.
E io cammino
mani incrociate sulla schiena
a equilibrare il peso del mio corpo
la mia anima
spenta, illeggibile, confusa
percepita nei brevi sprazzi di lucidità
è lì che libra,
nell’immenso cielo della libertà.
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